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03/05/2020
La presenza dei giovani nell'Ordine

Eminenza, potrebbe dirci la sua opinione riguardo alla questione della presenza dei giovani nell’Ordine? (Jérôme, Parigi)

Grazie per questa domanda. Sì, devo dire che condivido, come penso tanti, l’opportunità di riflettere su questo importante aspetto della vita del nostro Ordine. Già in Santo Papa Giovanni XXIII in occasione dell’aggiornamento degli Statuti nel lontano 1962 diceva che l’Ordine deve avere una sua “vitalità”; ciò non va ristretto agli impegni verso la Terra Santa, ma anzitutto al proprio interno, sia dal punto di vista spirituale, sia organizzativo che partecipativo.
La questione è però: Come procedere?
Il recente Sinodo sui Giovani e la successiva esortazione apostolica Christus vivit (25.3.2019), ci incoraggiano a pensare seriamente alla presenza di giovani nell’Ordine, alla loro formazione e partecipazione alle finalità spirituali e sociali affidate a noi dai Sommi Pontefici.
Lei dice che in Francia la Luogotenenza già da una ventina d’anni porta avanti l’esperienza di “Écuyers et Demoiselles”, che ha permesso, finora di inserire nell’Ordine la presenza di una trentina di giovani membri. Mi pare un frutto importante, se è vero che «dai frutti» possiamo riconoscere la bontà dell’iniziativa. Altro aspetto non secondario sul quale riflettere è la presenza nell’Ordine di tanti Membri che una volta entrati a farvi parte, non partecipano più: Perché? Anche questo aspetto ci deve far riflettere tutti. Come sappiamo, e il Papa Francesco l’ha ricordato di recente, il nostro non è un Ordine “filantropico” (16 novembre 2018) e nemmeno meramente onorifico.
Introdurre giovani che possono apportare l’entusiasmo della loro partecipazione, ritengo sia salutare, come pure recuperare i «lontani».
Colpiscono ancora le parole del Santo Padre nel Messaggio per la Giornata Mondiale della Gioventù che abbiamo celebrato il 5 aprile scorso: «In una cultura che vuole i giovani isolati e ripiegati su mondi virtuali, facciamo circolare questa parola di Gesù: Alzati!… Alzati e diventa ciò che sei! Grazie a questo messaggio, tanti volti spenti di giovani intorno a noi si animeranno e diventeranno molto più belli di qualsiasi realtà virtuale. Perché se tu doni la vita, qualcuno la accoglie. […] E se un giovane si appassiona di qualcosa, o meglio, di Qualcuno, finalmente si alza e comincia a fare cose grandi; […] può diventare testimone di Cristo e dare la vita per Lui».
Anche i Cavalieri e le Dame del Santo Sepolcro sono chiamati a far appassionare alla bellezza dei valori e della testimonianza cristiana dell’Ordine tutti quei giovani che, dopo un opportuno discernimento, potranno entrare nella nostra famiglia.
Sarei allora del parere che le varie Luogotenenze - rispondendo alle richieste espresse in passato - informino il Gran Magistero se hanno già all’attivo, o se pensino di avviare qualche esperienza con la partecipazione di giovani, insieme ad una loro valutazione (circa età, denominazione, iniziative di attrazione e di formazione, ecc.). Forse, dopo l’ascolto reciproco, potremo individuare meglio le linee di comune orientamento, pur nel rispetto della libertà che ogni Luogotenenza avrà nel portare avanti proprie iniziative. Un piccolo gruppo di studio ad hoc potrebbe essere creato nel Gran Magistero appena giungeranno le risposte.

Fernando Cardinale Filoni
Gran Maestro

(1 maggio 2020)

Autore: Gran Magistero