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Home News Luogotenenza IMA 20 Marzo 2021 - Via Crucis in modalitĂ  virtuale

22/03/2021
LUOGOTENENZA PER L'ITALIA MERIDIONALE ADRIATICA
20 Marzo 2021 - Via Crucis in modalitĂ  virtuale
''Fratellanza vuol dire ascoltare con il cuore aperto''

VIA CRUCIS DI LUOGOTENENZA
ModalitĂ  virtuale - 20 marzo 2021
Saluti del Luogotenente

Buonasera.
Desidero, anzitutto, formulare un cordiale saluto al Luogotenente d’onore, S.E. Cav.Gr.Cr. dott. Rocco Saltino, e alla gentile consorte, al Rev. Comm. Mons. Carmine Ladogana, Cerimoniere ecclesiastico di Luogotenenza,

che ci guida spiritualmente in questo Santo mistero, al Rev. Cav. Don Michele Bellino, Priore della Delegazione di Bari-Bitonto,

che ha curato i testi del Libretto della Via Crucis, alle altre AutoritĂ  laiche e religiose della Luogotenenza, ai Cavalieri, alle Dame e a tutti i partecipanti.
A ciascuno un grazie sincero per la presenza in modalitĂ  telematica.
Un ringraziamento cordiale al Cancelliere di Luogotenenza, Gr.Uff. Dott. Bernardo Capozzolo, per la conduzione della serata, al Maestro Giuseppe Bini, per la regia informatica, e, a pari merito, al Comm. Dott. Saverio Costantino, Segretario di Luogotenenza, e al Gr.Uff. Dott. Fabio Porcelli, Cerimoniere laico di Luogotenenza, che, da me coordinati, seguendo l’evoluzione della situazione pandemica, per ben tre volte, hanno portato a termine il faticoso compito di riformulare l’organizzazione di questo evento, inizialmente pensato in presenza nella Cattedrale di Bari, poi rimodulato in streaming e, infine, convertito nella modalità attuale.
Un pensiero devoto a S.E. Rev.ma Mons. Giuseppe Satriano, a S.E. Rev.ma Mons. Francesco Cacucci, ai presbiteri delle Chiese locali, ai membri della Luogotenenza e ai loro congiunti colpiti da coronavirus. Invito tutti, per qualche attimo, ad una preghiera silenziosa per la loro completa guarigione.
Dopo l’incontro di Avvento, le circostanze eccezionali di questo periodo di pandemia ci costringono a sperimentare su piattaforma informatica anche la tradizionale Via Crucis di Luogotenenza.
Malgrado la diversa dinamica organizzativa, ringraziamo il Signore per questa esperienza d’incontro e di preghiera.
Come tutti sanno, la Via Crucis è un’antica devozione di pietà che invita a meditare su alcuni episodi della passione e morte di nostro Signore Gesù Cristo: si tratta di un cammino penitenziale intenso, che richiama alla memoria l’esperienza terrena vissuta da Gesù di Nazareth lungo la Via Dolorosa, alla presenza silenziosa della Santissima Vergine Maria, chiamata a condividerne il dolore. Per questo, la partecipazione alla Via Crucis è un evento di grazia che ci fa rivivere la passione di Gesù con gli occhi della Vergine Maria, Madre di fedeltà e Madre di sofferenza.
La devozione insegna che, per i cristiani, la Croce è il segno prezioso di accoglienza nell’abbraccio misericordioso dell’Amore di Cristo e che, per i membri dell’Ordine, il Santo Sepolcro è l’annuncio di una vita senza fine. Ai piedi della Croce, il cuore di pietra dell’uomo si trasforma in cuore di affezione.
Acquistano così significato le parole di un prete di periferia, il Rev. Don Dario Vivian, secondo il quale il viaggio di Gesù di Nazareth verso la Croce è un itinerario “che approda non tanto ad una tomba vuota”, quanto “a un sepolcro svuotato della morte” dall’Amore di Cristo.
In questo tempo di Covid-19, per tanti uomini e donne la Via Crucis rappresenta pure il percorso della via dolorosa nella prova della malattia e della solitudine. Deponiamo, perciò, ai piedi della Croce ogni angoscia, gridando con le parole di Papa Francesco “nella prova, non ci abbandonare Signore”.
Carissimi Cavalieri e Dame, accogliendo l’appello di S.Em. Rev.ma il Signor Cardinale Fernando Filoni, Gran Maestro dell’Ordine, viviamo ogni giorno da risorti e portiamo a tutti la luce della speranza per essere testimoni credibili della risurrezione di Cristo.
Infatti, come insegna l'episodio neotestamentario della morte dell'apostolo Giuda Iascariota, narrato sia nel Vangelo secondo Matteo che negli Atti degli Apostoli, sia pure con qualche differenza descrittiva, la mancanza di speranza può portaòrcialla disperazione spirituale, reputata un peccato grave nella tradizione cristiana perché ci allontana dalla nostra fede e dall'amicizia di Dio.
Buona via Crucis






Autore: Cav.Gr.Cr. Prof. Notaio Ferdinando Parente

Allegati
Libretto Via Crucis 2021