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01/06/2021
Un nuovo Rituale presenta la liturgia dell'Ordine

Nel 2021 viene pubblicato un nuovo documento sulla liturgia nell’Ordine del Santo Sepolcro. Di seguito ne presentiamo la prefazione a firma del cardinale Filoni, Gran Maestro, che mette in evidenza il legame fra questo Rituale, il nuovo Statuto, il Regolamento Generale e il libro sulla spiritualità dell’Ordine.

Il presente testo tiene in considerazione le prassi e l’esperienza maturate nelle Investiture dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Con la revisione dello Statuto e del Regolamento Generale, nonché con la pubblicazione dei Lineamenta circa la spiritualità dei Cavalieri e delle Dame dell’Ordine, è sembrato opportuno rivedere anche il Rituale, per adeguarlo ai principi di semplicità e, al tempo stesso, di solennità che l’ammissione all’Ordine comporta.
La revisione del Rituale vuole anche tracciare le linee fondamentali alle quali ogni Luogotenenza dovrà attenersi. Ciò non toglie che si possano apportare alcuni utili adeguamenti nel rispetto però delle linee fondamentali qui tracciate. Ciò permetterà che in tutte le Luogotenenze vi sia unitarietà di stile che favorisca la coesione e la bellezza delle liturgie delle Investiture.
Il Rito della Veglia di Preghiera e la cerimonia di Investitura sono due tempi dello stesso solenne Atto. È di grande significato che una nuova Dama e un nuovo Cavaliere vivano con spirito di raccoglimento e di gioia questi momenti, sostenuti dalla stima e dall’affetto degli altri membri, a somiglianza delle antiche prassi di cui è ricca la Storia delle investiture stesse. Avere la consapevolezza che il Risorto ci chiama per nome e ci sceglie per una nobile missione ecclesiale ci aiuta anche a rispondere con generosità all’impegno che si assume e a cogliere la ricchezza dei riti di cui questo momento è ricco.
All’inizio del Rituale della Veglia di Preghiera e della cerimonia di Investitura, sono state premesse alcune opportune indicazioni generali che aiutano la celebrazione liturgica, perché sempre essa appaia espressione della più alta lode a Dio e dell’impegno che i membri dell’Ordine assumono davanti alla Chiesa verso i Luoghi Sacri e la comunità Cristiana della Terra Santa.
La liturgia è sempre altissima espressione di preghiera rivolta al Signore fatta comunitariamente. Non è espressione di un formalismo che può appagare l’esteriorità, al contrario, intende tenere in conto la natura principale, che è lode a Dio. Pertanto, sia i riti, sia l’ambiente devono essere consoni alla finalità del solenne momento.

Autore: oessh.va