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Home News Sezione di Cerignola - Ascoli Satriano Nel giorno della festa liturgica del Beato Bartolo Longo

07/10/2025
Nel giorno della festa liturgica del Beato Bartolo Longo
Nota del confratello Salvatore Paolicelli

Dipinto acrilico su tavola di cm. 60x120, realizzato dal pittore Gaetano Russo - Chiesa di Santa Maria delle Grazie in Cerignola, sede della Sezione Cerignola-Ascoli Satriano 5 OTTOBRE 2025

Oggi, festa liturgica del Beato Bartolo Longo, è anche il giorno della Supplica alla Regina del SS. Rosario di Pompei. Bartolo Longo, ad oggi, è l’unico laico appartenente all’O.E.S.S.G. che il prossimo 19 ottobre sarà proclamato Santo da Papa Leone XIV.
Don Bartolo, come veniva chiamato dai suoi seguaci, regnante Papa Pio XI, fu insignito del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’O.E.S.S.G..
Nel Diploma rilasciato dal Gran Maestro, Patriarca Luigi Barlassina, in data 5 marzo 1925 è scritto “ardente apostolo del Rosario e luminoso esempio di laico impegnato nella testimonianza evangelica della fede e della caritàâ€.
L’Ordine del Santo Sepolcro ha una devozione particolare al Santo Rosario anche per ragioni storiche risalenti alla Battaglia di Lepanto del 7 ottobre 1571, durante la quale la flotta cristiana affrontò nel mare di Lepanto la flotta turca. Sulla nave ammiraglia cristiana sventolava lo stendardo di Lepanto insieme con l’immagine della Madonna e la scritta “Sancta Maria succurre Miseris†e i cristiani, pregando il Santo Rosario mentre combattevano, vinsero sulla flotta turca. Fu così che il Santo Rosario divenne l’orazione più diffusa per contrastare le eresie e fu l’arma determinante per vincere i musulmani. In riferimento a questo evento, Bartolo Longo, autore della Supplica, pubblicata nel 1883, che viene recitata solennemente due volte l’anno, l’otto maggio e la prima domenica di ottobre, invoca la Vergine del Rosario di Pompei con l’appellativo di

“Augusta Regina delle Vittorieâ€. L’Ordine, inoltre, viene citato dal Beato nel discorso che fece il 30 maggio 1925 in occasione della Cerimonia, in cui ricevette la Croce di Cavaliere dell’Ordine del Santo Sepolcro e il Diploma. In quella circostanza esordì: “Quest’oggi…voglio fare il mio testamento… Ho raccolto e profuso milioni per fondare la Basilica Pompeiana, le Opere di beneficenza, la nuova Città di Maria. Nulla più posseggo: sono povero. Mi restano le insegne cavalleresche a testimonianza di benevolenza dei Sommi Pontefici, e queste pure voglio donare. … Alle figlie dei carcerati, ultimo voto vivente e segno più caro del mio cuore, lascio la Gran Croce del Santo Sepolcro datami oggi da Pio XIâ€.
Le Sue Spoglie mortali sono custodite a Pompei nella Cappella realizzata all’interno del Santuario della Madonna del Rosario. Nei giorni scorsi sono state traslate in Basilica, presso l’Altare di San Giuseppe, per la venerazione dei fedeli che, giorno dopo giorno sino alla canonizzazione che avverrà il 19 ottobre, si recheranno a gruppi per un momento di preghiera e di ringraziamento al Signore per il dono della Santità al grande benefattore della Nuova Pompei.
Il 26 ottobre il Cardinale Marcello Semeraro celebrerà nel Santuario di Pompei la messa di ringraziamento per la canonizzazione di Bartolo Longo.
Andando alla ricerca di documentazioni su Bartolo Longo, mi sono imbattuto in una notizia per me inedita.
La Luogotenenza Italia Meridionale dell’O.E.S.S.G. il 17 novembre 1984 organizzò un pellegrinaggio al Santuario della Madonna del Rosario di Pompei, per rendere onore al Beato Bartolo Longo. S.E. Mons. Salvatore Sorrentino, Vescovo di Pozzuoli e Priore della Sezione Campania dell’O.E.S.S.G., che guidava il pellegrinaggio, nel corso dell’omelia, proclamò il Beato Bartolo Longo Patrono della Luogotenenza per l’Italia Meridionale. Al pellegrinaggio erano presenti Delegazioni delle varie Sezioni della Luogotenenza.
Don Bartolo nacque a Latiano (BR) il 10 febbraio 1841, frequentò il collegio dei Padri Scolopi di Francavilla Fontana, continuò gli studi a Lecce e successivamente a Napoli, dove si laureò in Giurisprudenza, diventando avvocato. L’ambiente universitario gli fece prendere una grossa sbandata e solo grazie all’amicizia del prof. V. Pepe e del padre domenicano A. Radente, tornò alla fede cattolica. Nell’ esercitare la professione di avvocato e amministratore dei beni della Contessa Marianna Farnararo vedova De Fusco, sua futura consorte, si recò a Valle di Pompei e in Via Arpaia ebbe un’esperienza mistico-spirituale, sentì un’ispirazione nel cuore: “Se cerchi salvezza, prega il Rosario. È promessa di Maria. Chi prega il Rosario è salvo!â€. Questo pensiero fu come un baleno che rompeva il buio di una notte tempestosa. Da quel momento nacque in Lui un progetto d’amore per la Madre Celeste e per il prossimo che,
guidato dalla Provvidenza, vedeva realizzarsi giorno dopo giorno sino al 5 ottobre 1926, giorno in cui ritornò alla Casa del Padre stringendo tra le mani la Corona del Rosario.
Dal 24 ottobre 2020, nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie in Cerignola, sede della Sezione Cerignola-Ascoli Satriano, per volere del Preside, avallato dal Vescovo Diocesano, Mons. Luigi Renna, Priore della Sezione, è esposto alla devozione delle Dame e dei Cavalieri un quadro del Beato Bartolo Longo, dipinto acrilico su tavola di cm. 60x120, realizzato dal pittore Gaetano Russo. Nel cartiglio posto ai piedi del Beato è scritto “Beato Bartolo Longo/Cav. Gr. Croce dell’O.E.S.S.G./Delegazione Cerignola-Ascoli Satriano A. D. 2019â€.
Bartolo Longo in vita ha testimoniato la fede e la carità, virtù che oggi più che mai si richiedono agli appartenenti all’Ordine.
Grand’Uff. dell’O.E.S.S.G. Salvatore Paolicelli



Autore: Gran. Uff. Salvatore Paolicelli