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20/09/2019
Mons. Tommaso Caputo, nuovo Assessore dell'Ordine

Dopo le dimissioni di Mons. Giuseppe Lazzarotto per motivi di salute, il Santo Padre ha approvato la nomina da parte del Gran Maestro di Mons. Tommaso Caputo in qualità di Assessore dell’Ordine del Santo Sepolcro, a partire dal mese di settembre 2019.

Eccellenza, come vive questa nomina ad Assessore dell’Ordine del Santo Sepolcro?
Ho accolto questa nomina con profonda gratitudine per il Santo Padre Francesco, che l’ha approvata, e per il Gran Maestro, Sua Eminenza il Cardinale Edwin O’Brien, che mi ha designato al ruolo di Assessore dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.

Qual è stato negli ultimi anni il suo legame con l’Ordine?
Il mio legame con l’Ordine risale a circa due decenni fa ed è diventato ancora più forte nel 2012, quando mi è stata affidata la Prelatura di Pompei, una città particolarmente cara al cuore e alla spiritualità di tutti i Cavalieri e le Dame del Santo Sepolcro. Pompei è sorta a nuova vita dalla fede e dalle opere di carità di Bartolo Longo, l’unico laico tra i cavalieri dell’Ordine ad essere stato Beatificato. Il fondatore di Pompei richiama il cuore cristologico della devozione mariana, così intensamente praticata da ogni appartenente all’Ordine.

Recentemente ha anche accompagnato una delegazione della Luogotenenza alla quale appartiene in Terra Santa per un’occasione speciale…
Una recente iniziativa ha visto impegnata la nostra chiesa di Pompei assieme all’Ordine in un pellegrinaggio in Terra Santa, nel corso del quale, nella Basilica dell’Annunciazione a Nazareth – il luogo dove il Verbo si è fatto uomo nel grembo della Vergine Maria – è stata inaugurata una vetrata dedicata alla Madonna del Rosario di Pompei, dono della Luogotenenza per l’Italia Meridionale Tirrenica dell’Ordine del Santo Sepolcro.
Si è trattato di un semplice segno ma adesso che mi viene affidato pure questo ufficio, ogni elemento assume un significato più profondo, tenendo conto dei compiti ai quali è chiamato ogni componente dell’Ordine, in relazione alla natura stessa di questa storica Istituzione pontificia, posta sotto la tutela e la protezione della Santa Sede.


Quale ritiene sia il contributo dell’Ordine alla Chiesa Universale e agli abitanti di Terra Santa che lei contribuirà a far avanzare?
Papa Francesco – ricevendo poco meno di un anno fa i membri della Consulta e lodando le iniziative di assistenza in Terra Santa verso tutti, al di là delle diverse appartenenze di fede – ha riconosciuto che l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme contribuisce «a spianare la strada della conoscenza della vita cristiana, alla promozione del dialogo interreligioso e alla reciproca comprensione».
Restano queste le indicazioni principali per arrivare al grande obiettivo del raggiungimento della pace in tutta la Terra Santa. Significativamente il Papa ha sottolineato come primario tale impegno, ricordando che l’Ordine non si connota come un ente filantropico «impegnato a promuovere il miglioramento materiale e sociale dei destinatari»; le Dame ed i Cavalieri sono chiamati, bensì «a porre al centro e come scopo finale delle loro opere l’amore evangelico al prossimo, per testimoniare dappertutto la bontà e la cura con cui Dio ama tutti».
Su questa strada, e con l’aiuto e la protezione della Vergine Maria, conto di assolvere anche questo servizio all’interno della grande famiglia dell’Ordine.

Intervista a cura di François Vayne



Mons. Tommaso Caputo, nuovo Assessore dell'Ordine




Autore: oessh.va