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07/10/2019
TRA CULTURA E SOLIDARIETA' PER LA TERRA SANTA
Delegazione di Castellaneta - Nell'antica Chiesa dell'Assunta, l'11 settembre è stata presentata l'opera di Michele Recchia: ''Frater Benedictus Ardinghellus XVI Episcopus Castellanetensis”

Il sostegno di S.E. il Signor Luogotenente Prof. Notaio Gr. Uff. Ferdinando Parente alla singolare iniziativa della delegazione di Castellaneta in favore dei “Bambini Gesù” di Betlemme.

Tutto si è svolto secondo copione grazie alla bravura della dama Juanita Miccolis che ha condotto con abilità i tre momenti iniziali volti a introdurre il tema del libro su un antico vescovo, fra Benedetto Ardinghelli, frate domenicano di S. Maria Novella di Firenze e vescovo di Castellaneta alla fine del XIV sec. Un lavoro che Michele Recchia ha dedicato al Vescovo C. Maniago nel quinto anno di episcopato.
Ancor prima dell’inizio la Chiesa era gremita nella sua ampiezza divenendo silenziosa quando la voce del latinista prof. cav. Gaetano Gaudiomonte ha condotto la platea tra le sacre mura del convento fiorentino attraverso le righe del latino trecentesco della Cronica Fratrum Mortuorum.
La parola, poi, si è fatta musica. Il coro ha intonato l’Ecce Sacerdos Magnus, l’inno solenne che ha accompagnato l’ingresso immaginario di Fra Benedetto verso la cattedra episcopale che fu sua sei secoli orsono. Il terzo momento, il più vivo, è stato l’incontro dell’antico Vescovo con la sua Comunità. Mons. Claudio Maniago e Michele Recchia hanno tolto il velo dalla copia fedele del ritratto del Vescovo Benedetto, che ancora oggi è celebrato sotto i portici di S. Maria Novella.
Entrati ormai nel vivo del tema sul frate “honestus et bonus religiosus”, ha preso la parola Michele Recchia, autore del libro, che, a partire dalla fortuita scoperta del ritratto, ha descritto il favorevole succedersi di eventi che hanno portato alla conoscenza di nuovi documenti sempre più interessanti.
A completare il contesto storico religioso di Fra Benedetto si sono alternati con qualificati contributi il Gr. Uff. Prof. Pietro Dalena, ordinario di Storia Medievale, che ha parlato delle vicende della nostra diocesi al tempo di Fra Benedetto e Fra Ciro Capotosto, docente presso l’Istituto Superiore S. Sabino di Bari, che ha approfondito la spiritualità dell’Ordine dei Predicatori, di cui Fra Benedetto indossò l’abito “valde rudis”. Hanno chiuso l’incontro S.E. mons. Claudio Maniago e il Signor Luogotenente Prof. Notaio Gr. Uff. Ferdinando Parente,, che dopo aver apprezzato l’iniziativa volta alla promozione del territorio e alla solidarietà per la Terra Santa, hanno rispettivamente giustificato la non documentata presenza a Castellaneta dell’antico vescovo ed elogiato il cammino messianico di Fra Benedetto che nella metamorfosi culturale da giovane incolto a “Magister et Baccellarius” è stato toccato dai benefici dello spirito e della grazia.
Si è così conclusa la serata, resa più significativa dalla risposta generosa del pubblico a sostegno della Terrasanta.


Autore: Gr. Uff. Dott. Michele Recchia