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La storia de La Nostra Signora Regina della Palestina

La nostra Patrona ha una Sua casa, cioè il Santuario nella città di DIER RAFAT in una delle più belle località dello Stato d'Israele. Essa è situata tra i moni della Guidea ed il mare, a circa 30 Km a ovest di Gerusalemme, nella valle della SOREQ, ricca di colture e momerie bibliche. Sono circa 75 anni che in quella località è stata data testimonianza del culto Mariano. I cattolici di Terra Santa vanno in pellegrinaggio ogni anno, alla fine di Ottobre, per la festa liturgica dedicata a Maria Regina della Palestina; non solo dalle parrocchi di Giaffa, Ramle e Gerusalemme, ma anche da quelle lontane delle Galilea e fino a quando non è stato impedito per l'Intifada, pure da quelle dei territori palestinesi, specialmente da Betlemme e Ramallah.

In quella valle, nella prima metà dell'800, si costituì una piccola comunità cristiana, sulla grande tenuta acquistata dal primo Patriarca, dopo la restaurazione, Giuseppe VALERGA, sulla quale il suo quarto successore, il Patriarca Luigi BARLASSINA, avrebbe dato inizio ad una straordinaria storia religiosa. Egli, devoto della Madonna, il 15 Luglio del 1920, durante il suo ingresso solenne nella basilica del Santo Sepolcro, consacrò la Diocesi alla Vergine, chiamandola col font_36_42 font_homenaje di "Nostra Signora, Regina della Palestina"; e volle che in onore di Maria, nel 1925, fosse costruita una chiesa ed un'opera assistenziale per la gioventù, sulla collina di Deir Rafat.

La festa in onore della Regina della Palestina e patrona della Diocesi del Patriarcato Latino di Gerusalemme fu celebrata, per la prima volta, il 15 Agosto 1928 e ripetuta da allora ogni anno fino al 1971 quando, in concomitanza con l'introduzione della riforma liturgica decisa dal Concilio Vaticano II, venne spostata al 25 Ottobre. I legami fra il santuario di Rafat e L'O.E.S.S.G., così stretti fin dall'inizio, per volere del Patriarca Luigi Barlassina, sono stati riconosciuti ed istituzionalizzati da Papa Giovanni Paolo II, che con Decreto (EST QUIDEM NOTUM) del 21 Gennaio 1994, ha proclamato la Beata Vergine Maria, Nostra Signora Regina della Palestina, Patrona dell'Ordine. Evento che da allora Cavalieri e Dame celebrano ogni anno, con speciali funzioni religiose, in tutte le Luogotenenze e, a Roma, anche con ricevimento che il Gran Magistero offre a eminenti personalità della Santa Sede, dello Stato Italiano e del Corpo Diplomatico.

E’ in virtu’ di questa testimonianza mondiale di adesioni e di sostegno all'inclito O.E.S.S.G., sorretto dalle continue suppliche dei Cavalieri e dei Fedeli alla B.V.M., che S.Em. Reve.ma il cardinale Giuseppe Caprio, Gran Maestro dell'Ordine, si fa carico presso Sua Santita’ Giovanni Paolo II, con lettera del 29 novembre del 1993, di chiedere l'elezione del font_36_42 font_homenaje di B.V.M. Nostra Signora, Regina della Palestina, Patrona dell'Ordine.

La prima festivita’ dedicata alla B.V.M. risale al 1933, quando Sua Beatitudine, Mons. Luigi Barlassina, patriarca latino di Gerusalemme, chiese al Papa Pio XI, durante l'anno della redenzione, che la B.V.M. fosse proclamata "Regina della Palestina". La supplica fu accolta. Da quell'epoca i fedeli della palestina non hanno cessato di invocarla.

Nel 1983, durante il Giubileo della Redenzione, nel 50mo dalla istituzione della festa innanzi citata, il Papa, Giovanni Paolo II, nella sede romana, alla presenza di Cavalieri e Dame delle Luogotenenze dell'Italia Settentrionale e Centrale rivolse un dicorso di esortazione ad essere testimoni di Cristo nella pratica coraggiosa e quotidiana della vita cristiana, e di incoraggiamento a ben continuare nell'impegno che da sempre l'ordine ha sostenuto in favore della chiesa cattolica in terra santa, sotto la protezione della B.V.M.

Solo nei primi mesi del 1994, il Santo Padre, confermando la richiesta di S.em. Il cardinale Giuseppe Caprio, emette un decreto ad "perpetuam memoriam’, ce sancisce questa festivita’. In esso vi leggiamo:

"Volendo assecondare le preghiere del Venerabile Nostro Fratello Giuseppe Caprio, Cardinale della Santa Chiesa Romana, Gran Maestro dell’O.E.S.S.G. rd offrire ai diletti figli di questo Ordine una particolare testimonianza della Nostra Benevolenza, risultando che questa elezione ed invocazione sono state fatte secondo le regole del diritto, osservate le norme che la congregazione del culto divino e la disciplina dei sacramenti, ha disposto, grazie alle facolta' da noi concesse con la suprema potesta' apostolica, in forza di questa lettera, confermiamo in modo perpetuo alla B.V.M. il font_36_42 font_homenaje di Nostra Signora, Regina della Palestina, come Patrona presso Dio dell'Ordine O.E.S.S.G. concedendo tutti i diritti ed i privilegi liturgici ammesse dalle rubriche"