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Norme di comportamento per gli appartenenti

Essere di esempio alla comunità per comportamento esemplare di vita cristiana e testimoniare la carità sostenendo le opere cattoliche in Terra Santa, rappresentano le caratteristiche che identificano gli appartenenti all’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.

L’Ordine non è una associazione creata per difendere interessi di categoria, di gruppo o personali ma è un Ente con personalità giuridica, canonica e civile, Vaticana, i cui membri, scelti tra cattolici praticanti di specchiata condotta morale, si impegnano per tutta la vita al rafforzamento della propria Fede e all’aiuto ai Cattolici di Terra Santa per mezzo della propria carità, in obbedienza alle regole statutarie ed alle direttive del Sommo Pontefice.

Ben lungi dall’ostentare ricercatezza, i Cavalieri e le Dame, devono armonizzare nobile semplicità con sincera affabilità, senza indulgere ad atteggiamenti inclini né alla trascuratezza né all’eccessivo formalismo.

Al fine di creare, per quanto è possibile, uniformità di stile in tutto l’Ordine, sono richiamati in questa sede alcuni principi generali e norme di comportamento a cui fare riferimento nelle diverse circostanze nelle quali Cavalieri e Dame sono riuniti per vivere e testimoniare il senso della loro appartenenza all’Ordine del Santo Sepolcro.

Di seguito vengono richiamate alcune di queste norme che rientrano nel più ampio contesto del Cerimoniale, che costituisce l’insieme delle regole e delle consuetudini di comportamento da seguire nella partecipazione a manifestazioni pubbliche e nei rapporti di rappresentanza nonché dei ruoli e dei compiti di chi è preposto all’organizzazione ed alla gestione della manifestazione

LA PARTECIPAZIONE ALLE CERIMONIE RELIGIOSE
La Processione
Nella Processione le personalità più importanti, in genere rappresentate dal Clero, chiudono la stessa, precedute, in ordine decrescente di importanza verso l’inizio della Processione, dagli altri partecipanti. Nel Corteo, invece, le posizioni sono invertite: le personalità più importanti sono posizionate all’inizio dello stesso. Seguite in ordine decrescente di importanza, dalle altre persone.

Nelle Cerimonie religiose dell’Ordine, di norma sia per la Processione sia per il Corteo, la partecipazione è limitata ai Membri (Cavalieri, Dame e Sacerdoti). I familiari e gli ospiti non partecipano alla Processione o al Corteo, ma si posizionano direttamente in Chiesa, nei banchi ad essi riservati dai Cerimonieri laici.

Nelle Processioni dell’Ordine, il Cardinale Gran Maestro o il Gran Priore dell’Ordine (ovvero il Patriarca Latino di Gerusalemme) chiuderà la Processione ed il Clero precederà il Gran Maestro.

Davanti al Clero si posizioneranno gli altri membri dell’Ordine in ordine decrescente di importanza, andando verso l’inizio della Processione, (come da elenco delle precedenze pag.17). Quando l’Autorità Ecclesiastica più elevata é invece il Gran Priore di Luogotenenza, la Processione sarà chiusa dalle cariche più elevate presenti, anche se laiche, e cioè: Governatore Generale, Membri del Gran Magistero, Luogotenenti e poi il Gran Priore di Luogotenenza, preceduto dal Clero.

Qualora il Gran Priore di Luogotenenza sia un Cardinale (o il Cardinale Gran Maestro abbia delegato a Presiedere alla celebrazione un altro Cardinale), per rispetto dovuto alla carica, è d’uso lasciare allo stesso, preceduto dal Clero, la posizione di chiusura della Processione.

Le posizioni saranno totalmente invertite nel caso di Corteo e cioè in prima posizione vi saranno il Governatore Generale, i Membri del Gran Magistero, i Luogotenenti e, in ordine di carica e grado decrescente, gli altri Membri dell’Ordine.

Per quanto riguarda le Dame, di norma nel corteo esse si posizioneranno in fondo allo stesso. Nel caso di Processione, invece, le Dame sono posizionate all’inizio. Sia nella Processione, sia nel Corteo, la formazione e le posizioni saranno gestite dal Cerimoniere laico e dagli altri addetti alla cerimonia, rispettando il grado, la funzione e, possibilmente, l’ordine di altezza. I Cavalieri indosseranno il Mantello e calzeranno il Tocco ed i guanti bianchi; le Dame analogamente, il Mantello, il Velo e i guanti bianchi. Per la formazione della Processione o del Corteo, tutti i partecipanti dovranno trovarsi nel luogo stabilito con un congruo anticipo.

Coloro che arriveranno a Processione o a Corteo iniziati, non potranno, per nessun motivo farne parte, né potranno prendere posto in Chiesa tra i banchi riservati ai Cavalieri ed alle Dame. Ciò in quanto l’inserimento nella Processione o Corteo già formati ovvero il far alzare Dame e Cavalieri già posizionati in Chiesa, crea un’immagine di confusione e disorganizzazione, che non giova alla compostezza e alla solennità della circostanza.

I ritardatari parteciperanno alla Cerimonia inserendosi tra il pubblico, senza però, indossare il Mantello, il Tocco/Velo e i guanti. E’ anche opportuno che i familiari ed ospiti non si soffermino nel luogo della formazione del Corteo per la Processione, né sostino sul sagrato in attesa dell’inizio della Cerimonia, ma prendano al più presto posto in Chiesa ordinatamente.

All’ingresso della Chiesa saranno presenti solo quei Cavalieri, con Mantello, Tocco e guanti, addetti al ricevimento degli Ospiti per accompagnarli agli eventuali posti loro riservati.

Durante la Processione o il Corteo si manterrà una debita distanza dal Cavaliere o dalla Dama che precede, rimanendo, altresì, allineati con la persona al proprio fianco ed a quella che precede.

Inoltre, si dovrà assumere un atteggiamento dignitoso, evitando cenni di saluto, conversazioni, ecc. Per le Cerimonie della Veglia d’Armi e di Investitura, le posizioni sono regolate nel Cerimoniale Liturgico proprio dell’Ordine.

Tutti i Cavalieri si scopriranno il capo quando il Luogotenente, raggiunta la propria posizione in Chiesa, si toglierà il Tocco. I Cavalieri con incarico di servizio, per le sole Cerimonie della Veglia d’Armi e di Investitura, manterranno il Tocco durante la Cerimonia, eccetto durante la Consacrazione e quando riceveranno la Comunione. l termine della Cerimonia la Processione (od il Corteo se il Clero dall’altare rientra direttamente in Sacrestia) si ricostituirà sotto la guida del Cerimoniere laico, seguendo le indicazioni già menzionate e con la stessa compostezza.

Nel caso di Processione di uscita, al termine della stessa, i Cavalieri e le Dame, seguendo le indicazioni del Cerimoniere laico, si schiereranno al lati del corridoio di accesso alla Sagrestia facendo ala per consentire il passaggio del Clero e per porgere il saluto al Celebrante.

La disposizione dei posti in Chiesa nelle Cerimonie Religiose dell’Ordine
Sarà compito del Cerimoniere laico, incaricato della gestione della Cerimonia, regolarsi in base alle strutture e situazioni esistenti, conformandosi all’impostazione delle presenti note e criteri, per quanto applicabili, sottoponendo preventivamente alla Luogotenenza le varianti che propone di adottare secondo circostanze.

E’ opportuno, per una migliore comprensione del presente testo, fare riferimento alla configurazione interna della Chiesa, affinché ogni partecipante abbia una precisa indicazione della sua collocazione, secondo il ruolo che ricopre. Le indicazioni di destra/sinistra, che verranno qui di seguito utilizzate, sono riferite alla destra ed alla sinistra dell’Altare visto dalla navata della Chiesa.

Sul lato sinistro prospiciente l’Altare si collocherà il Luogotenente, affiancato dalle due più Alte Cariche dell’Ordine presenti, mentre in corrispondenza, sul lato destro, troveranno posto i Membri del Gran Magistero ed i Luogotenenti di altre Luogotenenze o loro Rappresentanti.

Eventuali rappresentanti di altri Ordini occuperanno i posti privilegiati, ma separati rispetto a quelli dei Dignitari dell’Ordine del Santo Sepolcro. E’ bene rammentare che alle Cerimonie dell’Ordine possono essere invitati ufficialmente solo Rappresentanti di Ordini riconosciuti dalla Santa Sede o eventualmente di Ordini concessi da Stati Sovrani (art. 3 Statuto).

I primi banchi della Chiesa sul lato sinistro sono, di norma, riservati alle Autorità presenti, quelli retrostanti ai Cavalieri; i primi banchi sul lato destro sono riservati alle Dame e, quelli successivi, ove necessario, ai Cavalieri che non abbiano trovato posto sul lato sinistro.

Nella Cerimonia di Investitura davanti a questi banchi verranno poste, se possibile, le sedie riservate ai Cavalieri investendi (e Padrini), mentre le Dame investende (e Madrine), prenderanno posto nelle prime file di banchi riservate alle Dame. Gli invitati occuperanno le file dietro ai banchi riservati alle Autorità, ai Cavalieri ed alle Dame, su entrambi i lati della navata centrale.

Il comportamento durante i Riti Religiosi
Il Rito Religioso della Veglia d’Armi e dell’Investitura sono regolati dall’apposito Cerimoniale approvato dalla Congregazione per il Culto Divino (con prot. N. 1572/86 del 17.6.1986) cui si rimanda il Lettore per l’eventuale approfondimento dei dettagli; per quanto attiene alla altre Cerimonie, il Rito sarà quello previsto dalle specifiche Liturgie.

Il testo di alcuni canti abitualmente eseguiti nelle diverse Cerimonie dell’Ordine è riportato in Appendice allo stesso Cerimoniale.

Lo scambio del Segno di Pace è opportuno che avvenga solo tra i Cavalieri e le Dame adiacenti. Solo la più alta carica dell’Ordine presente, se gradito al Celebrante, si avvicinerà allo stesso per scambiare il Segno di Pace. Alla Consacrazione, onde evitare difformità di comportamento, i Cavalieri dovranno inginocchiarsi tutti oppure restare tutti in piedi flettendo il busto in una profonda riverenza. Ciò verrà stabilito e comunicato dal Cerimoniere, caso per caso, in funzione delle diverse situazioni e circostanze: i Cavalieri e le Dame potranno essere tutti posizionati in banchi provvisti di inginocchiatoi, oppure parte sui banchi e parte sulle sedie. Nel primo caso tutti potranno agevolmente inginocchiarsi. Nel secondo caso, al fine di evitare difformità di comportamenti, tutti resteranno in piedi.

Tra i Cavalieri e Dame vi possono essere persone anziane o persone che non possono inginocchiarsi. E’ pertanto necessario che i partecipanti segnalino preventivamente al Cerimoniere eventuali impedimenti fisici che possono condizionarne i movimenti onde stabilire, per quanto possibile, un comportamento uniforme, anche mediante una opportuna disposizione dei presenti. I Cavalieri con incarico di servizio si toglieranno il Tocco e si inginocchieranno con il solo ginocchio destro a terra.

Durante la Comunione dovrà essere rispettato un ben definito ordine di precedenze (guidato dal Cerimoniere laico); si porteranno all’Altare nell’ordine: il Luogotenente, i Dignitari dell’Ordine, i Rappresentanti delle altre Luogotenenze, gli eventuali Rappresentanti di altri Ordini, i Presidi, i Delegati, i Cavalieri, le Dame, le Autorità e gli invitati. I Cavalieri con incarico di servizio saranno gli ultimi e si toglieranno il Tocco. Si raccomanda, quando si rientra nei banchi, di seguire il percorso indicato dagli incaricati del servizio, senza pretendere di ritornare al posto precedentemente occupato. I Cavalieri rimarranno inginocchiati o compostamente in piedi al loro posto (sempre mantenendo l’uniformità) sino al termine della distribuzione dell’Eucarestia.

La Tenuta in Chiesa
I Cavalieri indosseranno il Mantello, con Tocco e guanti bianchi; le Dame, il Mantello con Velo nero e guanti bianchi. Questa tenuta può essere indossata fuori della Chiesa solo in Processione o in Corteo. Sotto il Mantello, i Cavalieri e le Dame dovranno indossare l’abito prescritto a seconda delle circostanze. Gli Ecclesiastici, qualora assistano alla Cerimonia senza concelebrare, indosseranno:
  • i prelati: l’abito corale con Cotta o Rocchetto e Mozzetta dell’Ordine;
  • i sacerdoti: la veste talare con Cotta o Rocchetto e Mozzetta dell’Ordine con Decorazioni;
  • i religiosi: l’abito proprio dell’Istituto di appartenenza, con Cotta o Rocchetto e Mozzetta dell’Ordine con Decorazioni.
La Veglia d’Armi
La Veglia d’Armi e di Preghiera è il momento più significativo per i Cavalieri e le Dame investendi/e, in quanto, con la sottoscrizione della Promessa, essi assumono l’impegno solenne di servizio e carità a favore della Chiesa e della Terra Santa oltre che di comportamento cristiano esemplare.Si tratta di una Cerimonia dal carattere intimo, che ha lo scopo di favorire il raccoglimento interiore e la riflessione sul profondo significato della scelta di vita derivante dall’entrare a far parte dell’Ordine.

Oltre ai Cavalieri ed alle Dame investendi/e, possono partecipare anche i rispettivi familiari, altri Cavalieri e Dame della Luogotenenza. Il Rito Religioso della Veglia delle Armi si svolge secondo il Cerimoniale liturgico proprio dell’Ordine, e non comprende la celebrazione della S. Messa, ma soltanto la Liturgia della Parola, la Benedizione delle Insegne nonché la lettura e la sottoscrizione della Promessa solenne, che ciascun Cavaliere e Dama presterà all’Altare.

La Cerimonia di Investitura
La Cerimonia dell’Investitura rappresenta l’evento solenne, solitamente presenziato dal Cardinale Gran Maestro o dal Gran Priore di Luogotenenza, che si caratterizza per l’antico e solenne rito dell’imposizione della Spada e della Vestizione.

I neo Cavalieri e Dame confermano pubblicamente la scelta di vita e l’impegno di servizio assunti entrando a far parte dell’Ordine e pubblicamente ricevono le Insegne dell’Ordine stesso. Il Rito Religioso della Cerimonia di Investitura è regolato secondo il Cerimoniale liturgico proprio dell’Ordine.