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28/02/2018
Messaggio di ringraziamento del Padre Custode dopo la riapertura del Santo Sepolcro

Cari pellegrini e fedeli,

Il Signore vi dia pace.

Desideriamo rivolgere a voi un messaggio dopo gli eventi di questi ultimi giorni.

Domenica scorsa, in accordo con le Chiese responsabili del Santo Sepolcro e dello Status Quo dei Luoghi Santi nella città di Gerusalemme, è stata presa la difficile decisione di chiudere le porte della Basilica del Santo Sepolcro a tempo indeterminato, come gesto di protesta contro una proposta di legge depositata alla Knesset e alcune iniziative della Municipalità che avrebbero messo a repentaglio il servizio delle Chiese alla piccola comunità cristiana che vive nella Città Santa, e la presenza stessa di una comunità cristiana locale.

Sapevamo che questa scelta estrema, volta a scuotere i nostri interlocutori e l’opinione pubblica, avrebbe creato disagio a molti pellegrini giunti fin qui per pregare nel luogo santo della Passione, morte e Risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo. Ciò ha creato disagio e dispiacere anche a noi: siamo ben consapevoli che per molti il pellegrinaggio a Gerusalemme è un fatto unico nella vita e frutto di molti sacrifici.

Dopo la riapertura della Basilica del Santo Sepolcro, desideriamo perciò anzitutto esprimere la nostra più profonda riconoscenza ai pellegrini di tutto il mondo per la comprensione dimostrata nei nostri confronti e per la pazienza con cui hanno vissuto questa situazione. Questo disagio può forse aiutare a comprendere il disagio spesso sperimentato dalle nostre comunità locali e dai cristiani che vivono in Terra Santa.

Alla solidarietà e comprensione dimostrata dai pellegrini giunti a Gerusalemme da ogni continente, si è aggiunta la voce della comunità cristiana locale a cui esprimiamo la nostra riconoscenza per aver accompagnato l’iniziativa in modo solidale, pacifico e con la preghiera. Gli stessi frati e monaci che sono rimasti chiusi dentro la Basilica durante questi giorni hanno continuato a celebrare al suo interno i Santi Misteri e a pregare per una soluzione rapida e costruttiva di questo momento critico.

Infine, desideriamo ringraziare anche tutti coloro che, da tutte le parti del mondo, non ci hanno fatto mancare il sostegno discreto e silenzioso della preghiera, consapevoli di quanto stava avvenendo a Gerusalemme: vi chiediamo di continuare a rimanerci accanto affinché, illuminati e guidati dallo Spirito, possiamo continuare a custodire e tutelare i Luoghi della Memoria Evangelica, la piccola comunità cristiana locale e la singolare ricchezza umana, culturale e spirituale di Gerusalemme.

Fr. Francesco Patton, Custode di Terra Santa

Autore: it.custodia.org